Ismene è un poemetto, ispirato al personaggio mitico di Ismene, sorella di Antigone e fa parte della raccolta °Quarta dimensione”.
Di Ghiannis Ritsostraduzione di Nicola Crocetti
Regia Elena Arvigo
Con Elena Arvigo
Disegno luci Pietro Sperdutiscene e costumi Elena Arvigo in collaborazione con Maria Alessandra Giuri
Con Ismene Elena Arvigo prosegue la Trilogia delle Stanze – un progetto dedicato alle figure femminili della Quarta dimensione di Ghiannis Ritsos, uno dei massimi poeti del 900. La trilogia comprende: Elena, Ismene e Crisotemi. Elena: il primo passo: la donna dietro il mito ,il corpo del desiderio e della disillusione. Ismene: il secondo passo: la custode , la cura, la forza silenziosa che tenta di rimettere ordine tra le macerie. Crisotemi: il terzo passo: la figlia che rimane nella casa degli Atridi, sospesa tra obbedienza, desiderio e attesa. Tre stanze, tre femminilità, tre modalità di resistere alla violenza della storia. Un’unica domanda che le attraversa: che cosa resta, quando tutto intorno crolla? Ismene è una voce disarmata e immensa. Ismene è custode: della casa, dei morti, della storia. Nelle sue parole la memoria non è solo ricordo, ma una forma di resistenza. Ricordare è il suo modo di resistere. Ismene non racconta soltanto: si dà forma, si crea, si ricrea. Ritsos porta la tragedia dentro l’intimità: da mito collettivo diventa biografia. Ismene è una figura che parla potentemente al nostro tempo: non risponde ai modelli dominanti dell’eroismo. La sua voce viene da un luogo di esitazione, di cura, di piccoli gesti: uno spazio che oggi, paradossalmente, è diventato radicale. Incarna l’esperienza di chi vive in un mondo attraversato da rotture improvvise, da crolli che non abbiamo scelto. Non è la protagonista che guida gli eventi: è la persona comune che li attraversa, che li subisce, ma che prova comunque a dar loro un senso. Abita quella zona grigia dove non ci sono risposte definitive, ma solo tentativi: tentativi di continuare, di ricordare, di non farsi travolgere. Questa condizione ordinaria, è la condizione di ognuno di noi. E ci ricorda che esiste un eroismo invisibile fatto di cura e misura.
Il programma potrebbe subire variazioni
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