Fame mia- quasi una biografia è uno spettacolo comico e poetico che racconta la storia di una donna che ha tanta fame, così tanta fame da smettere di mangiare. Liberamente ispirato ad un romanzo di Amélie Nothomb, a cui deve la più profonda ispirazione e l’ironia tagliente, lo spettacolo ne sfoca i contorni, fino a trasformarlo in una storia molto Italiana, la storia dell’attrice che la interpreta.Siamo a Venezia, nel pieno degli anni ‘80, e come l’acqua dei canali scorre il racconto, dove Veneziano e italiano si alternano, passandosi la staffetta linguistica e segnando l’identità dei personaggi che affollano la memoria della protagonista. Tutta l’Italia si affaccia alla tavola di questo racconto: un’insegnante pugliese, la migliore amica napoletana. Non potrebbe che essere così, dato che in Italia si parla solo di cibo.E’ una storia di disturbi alimentari ma non parla di disturbi alimentari. Mangi e smetti di mangiare perché vuoi sbranare la vita, perché non accetti il compromesso, perché brami l’assoluto. La leggerezza, l’ironia, la levità con cui ogni disgrazia è affrontata sono la chiave di accesso di questo testo.
Domenica 16 novembre, al termine della replica medierà l’incontro con la compagnia Simone Nebbia, nell’ambito del progetto Staffetta critica.
di e con Annagaia Marchioroin collaborazione con Gabriele Scottiallestimento scenico di Maria Spazzicostumi Erika Carrettaregia di Serena Sinigaglialiberamente ispirato a Biografia della Fame di Amelie Nothomb (Voland edizioni)Premio “L’Alba che verrà” 2016Premio “Giovani Realtà del Teatro” 2015 dell’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine
Il programma potrebbe subire variazioni
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