In mostra venti opere giovanili di Robert Smithson.
Nel 1961, all’età di ventitré anni Robert Smithson (1938-1973) arriva a Roma per una mostra personale di opere a tema religioso presso la galleria George Lester. Durante la permanenza a Roma, l’artista ha la possibilità di approfondire la storia dell’Occidente, in particolare ciò che descrive come “arte bizantina”, le idee di archetipo, mito, e antropomorfismo, e quella che definisce la “facciata del cattolicesmo”. Questo periodo è anche segnato da quello che Smithson indica come un ‘‘momento di crisi interiore’’ artistica e spirituale.
Rome is still falling prende come punto di riferimento la mostra alla galleria George Lester presentando un nucleo di venti opere giovanili dell’artista meno note al pubblico, che attingono e allo stesso tempo si discostano dalle idee religiose e sperimentali di Smithson durante il suo periodo romano. Il titolo della mostra deriva da una lettera che Smithson scrive, mentre si trova nella città eterna, nel luglio 1961, alla moglie Nancy Holt e nella quale compaiono, nell’angolo in basso a sinistra del foglio, le quattro parole: ‘‘Rome is still falling’’.
Il periodo precedente al 1964-65 è considerato dall’artista ‘‘un momento di ricerca, di indagine’’ e al contempo una fase di transizione e di sviluppo. Smithson dichiara di ‘‘aver iniziato a lavorare sentendosi pienamente artista intorno al 1964-65.’’ La mostra presenta dunque opere realizzate prima di questa sua “consapevolezza” artistica: dalle rappresentazioni dei piedi e del volto di Cristo e del Cristo caduto, alle pubblicità e ai ritagli di riviste, alternati a temi della pittura religiosa, da figure alate a inchiostro nero e matita, a strutture architettoniche circondate da parole e lettere che vanno al di là di qualsiasi significato concreto. Rome is still falling introduce anche un’altra fase dell’opera di Smithson: i lavori su carta che l’artista inizia successivamente, all’età di venticinque anni, nel 1963 a New York, in cui l’immaginario religioso lascia spazio a figure tratte da fumetti, riviste erotiche e dalla cultura popolare.
All’interno dello spazio espositivo, a dare voce all’artista sono anche alcuni estratti degli scritti e delle poesie di Smithson, per contestualizzare e inquadrare il suo rapporto con Roma e la sua ossessione per i temi religiosi e spirituali.
Informations
Dal 24 novembre 2022 al 21 maggio 2023
martedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 12.00 – 19.00
sabato e domenica dalle ore 10.00 - 19.00
Ultimo ingresso 30 minuti prima della chiusura
Lunedì chiuso
Per aggiornamenti e le modalità di visita consultare il > sito ufficiale
