Un corpo solo attraversa il processo creativo come terreno fragile: tenta, fallisce, insiste.AION è un’azione performativa tra movimento e suono che utilizza la pantomima come pratica espressiva e il corpo come strumento d’indagine dell’ambiente circostante. In risposta al movimento del performer, un algoritmo genera in tempo reale uno scambio costante fra suono acustico, elaborazione digitale e voce umana.All’interno di questa dimensione, il performer si fa corpo critico, divincolandosi da una quotidianità satura d’ informazioni che promettono senso ma si rivelano svuotate nel loro significato. Tra impulso e controllo, gesto umano e macchina, informazione e suo messaggio, AION mette in scena l’ambigua rincorsa del provare senza riuscire mai, in un mondo che concede l’illusione di esprimersi mentre trasforma la libertà in una forma più sottile di schiavitù.
Il programma potrebbe subire variazioni
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