Di Hannah Arendt
Riduzione e adattamento di Paola Bigatto e Anna Gualdo
Con Anna Gualdo
Lo spettacolo nasce come costola di un progetto più ampio, Arendt al plurale, voluto e immaginato da Paola Bigatto, nel quale le attrici Anna Gualdo e Sandra Cavallini, attraverso un personale percorso drammaturgico, hanno dato vita a differenti riedizioni del testo. La direzione seguita da Anna Gualdo, è centrata sulla personalità di Eichmann, un omino piccolo piccolo preso a paradigma di un sistema, sulla relazione tra la sua incapacità di pensare e la mancanza di percezione delle proprie responsabilità. In particolare la Gualdo, seguendo la Arendt, rintraccia nello strumento linguistico la possibilità di mentire a se stessi, manipolando il linguaggio, o difendendosi dallo scomodo pensare attraverso frasi fatte e slogan. Lo spettacolo, nato per i banchi di scuola, come una lezione frontale tra professoressa e alunni, si sofferma sul personaggio Eichmann e la sua vita, perché attraverso i particolari e i dettagli, meglio si colgono i parallelismi e le similitudini tra i regimi totalitari e la situazione attuale, dove la deresponsabilizzazione dell’individuo, in nome della patria e dell’ideale, è molto simile alla capacità straniante della rete e dei social oggi. La povertà del linguaggio e l’uso di parole alate ricordano purtroppo l’abisso di Twitter e di slogan politici e la Arendt si scaglia contro la velocità di smemorizzazione, pericolosamente vicina al negazionismo, per la necessità di un racconto inteso come memoria storica, perchè i vuoti di memoria non esistono: qualcuno resterà sempre in vita per raccontare.
Il programma potrebbe subire variazioni
Informations
Dal 23 al 26 febbraio 2023
Giovedì e venerdì ore 21.00
Sabato ore 19.00
Domenica ore 17.30
