Queste recenti creazioni richiamano le figure centrali del suo lavoro, il cui universo plastico, profondamente onirico, è intriso di preoccupazioni telluriche. Con grande abilità tecnica, Jean-Marie Appriou utilizza i materiali della scultura (alluminio, bronzo, vetro, argilla, cera) per rappresentare mondi fantastici, abitati da figure umane, animali o vegetali.
Cavalli, serpenti, cavallette, squali e ippocampi compongono un bestiario carico di forte simbolismo, mentre i suoi personaggi, seminatori, raccoglitori e apicoltori incarnano figure di passaggio e trasformazione. La transizione tra gli elementi (dall’acquatico all’aereo, dal sotterraneo al terreno) rappresenta una delle tematiche centrali del lavoro dell’artista che risuona nel contesto di Villa Medici. La sua scultura coniuga l’allegorico e il sensuale, l’artista ama lasciare l’impronta delle sue dita visibile sulla materia. Tesse una narrazione paradossale che riunisce il passato e il futuro in una serie di estasi allucinatorie. Nei giardini di Villa Medici, la presenza dell’opera di Jean-Marie Appriou assume un significato particolare.
I visitatori sono invitati ad una passeggiata lungo il percorso espositivo che unisce le logge (Loggia Balthus e Loggia di Cleopatra), il gruppo scultoreo dei Niobidi, la Gipsoteca e la Stanza degli uccelli, ex studiolo privato di Ferdinando de’ Medici. Tra le alcove, i portici a colonne e i labirinti di vegetazione, l’artista “semina” le sue opere, che faranno eco alle figure e ai miti che da secoli popolano i giardini di Villa Medici.
Curatore: Pier Paolo Pancotto
Informations
Dal 25 giugno al 4 settembre 2022
Lunedì, mercoledì, giovedì, domenica apertura dalle 10.00 alle 19.00.
Venerdì e sabato apertura dalle 10.00 alle 19.30.
Chiuso il martedì
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