Un nuovo, urgente grido teatrale dei Chille de la balanzaSiamo tutti in pericolo. Non è un titolo. È una diagnosi. Un avvertimento lasciato da Pier Paolo Pasolini nell’ultima intervista concessa a Furio Colombo, poche ore prima di essere massacrato.Un presagio, ma anche una sfida etica, civile, umana.A cinquant’anni esatti da quell’assassinio – ancora opaco, ancora ferita – i Chille de la balanza scelgono di partire proprio da lì: da quella frase, da quel grido, da quella verità inascoltata. Nasce così lo spettacolo PASOLINI. Perché?, scritto da Claudio Ascoli e Sissi Abbondanza, con la regia di Ascoli. Non una commemorazione. Non una biografia. Ma una chiamata. Un atto teatrale urgente, bruciante, che prende corpo nella notte di un mondo addormentato, ipnotizzato, anestetizzato.Pasolini non viene celebrato. Viene restituito alla sua funzione più vera: quella di testimone che scende all’inferno e torna per raccontare. A volte sporco, a volte contraddittorio, sempre tragicamente lucido.I suoi occhi – scriveva – hanno visto “più cose”.E quelle cose oggi riguardano tutti noi.
di Claudio Ascoli e Sissi Abbondanzaregia Claudio AscoliChille de la Balanza
Il programma potrebbe subire variazioni
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