Dedicato a Bruno Munari
Ehi, sono quacome rami mossi dal ventoagito le braccia verso di te.Coraggio, sali sui miei piedi,sono le radici che sostengono il tuo corpo leggero. Accarezzami, i miei capelli sono foglie che cadono ai primi freddi.E adesso sediamoci che voglio riposarefino a quando verrà il momento di rinascere.L’albero è la mano, il braccio il tronco.Foglie sono i capelliche nascondono il nido della mia casa.È il sole che mi riscaldaè la pioggia che mi ristora.Dormire, morire forse…Il ciclo della vita si compie e tupiccolo mio sei dentro e fuori di me.Abbiamo pensato all’albero come simbolo della circolarità della vita, dove ogni singola esistenza trova la propria ragione.In principio una scena spoglia.Da un seme poi lo spazio del teatro si riempie.La vita è un respiro nel tempo.
di Pietro Fenaticon Pietro Fenati, Elvira Mascanzoniregia Pietro Fenatiscenografia e figure Pietro Fenati, Elvira Mascanzonimusiche Saya Namikawaluci e audio Alessandro Bonoliorganizzazione William Rossano, Sara Maioliproduzione Ravenna Teatro Il programma potrebbe subire variazioni
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