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Soul of Rome

Porta Asinaria

Si dice che "per conoscere Roma non basti una vita".
Maestosa, affascinante, semplicemente meravigliosa, è la città dell’arte e della cultura per eccellenza, di luoghi preziosi e dalla lunga storia, tra cui alcuni poco noti agli stessi romani, che meritano di essere visitati per conoscerne a fondo l'identità.

Passeggiando per la città, o utilizzando mezzi alternativi ed ecosostenibili come biciclette e tram, per godere appieno della bellezza della capitale, vi portiamo in un viaggio storico, unico e autentico, alla scoperta di alcuni importanti monumenti della Sovrintendenza Capitolina di Roma!

CASA DEI CAVALIERI DI RODI
Monumenti, chiese e palazzi raccontano una storia millenaria e fanno di Roma un “museo a cielo aperto”. Uno degli esempi più interessanti è la Casa dei Cavalieri di Rodi, la cui origine si lega a una chiesa e a un monastero in onore di San Basilio, sorti sull’area del Foro di Augusto e successivamente incorporati nella proprietà dei Cavalieri di San Giovanni di Gerusalemme.
L’intero complesso, ristrutturato già nella seconda metà del Quattrocento, fu in seguito ampliato da Battista Arrigo da Caravaggio, dopo che, nel 1566, papa Pio V affidò l'edificio alle Neofite Domenicane. Le suore vi rimasero fino al 1930, quando il monastero e il convento furono demoliti per i lavori di Via dell’Impero. Nel 1940, la Casa passò al Comune di Roma, per poi tornare in possesso del Sovrano Ordine di Malta, che ricavò una cappella dedicata a San Giovanni Battista nell'atrio di una dimora di epoca romana.
Dietro l’imponente facciata si svelano alcuni incantevoli interni, a tutt’oggi visitabili, come il Salone d'Onore, la Sala Bizantina e la Sala della Loggetta, dai meravigliosi soffitti lignei, ornati da dipinti, sculture e affreschi di varie epoche che raffigurano imperatori, flora e fauna.

LUDUS MAGNUS
Con la prossima tappa vi portiamo alla scoperta dei suggestivi resti del Ludus Magnus, la più grande palestra gladiatoria tra quelle fatte costruire dall’imperatore Domiziano (81-96 d.C.), tornata alla luce nel 1937. Qui si allenavano e alloggiavano i lottatori che si esibivano nel Colosseo, per la maggior parte schiavi, condannati a morte, debitori falliti, mercenari, ed ex prigionieri di guerra. L’edificio s'innalzava su due piani ed era composto da un quadriportico con colonne in travertino, con una serie di ambienti riservati ai gladiatori, che racchiudeva un'arena di forma ovale. Tra i vari ingressi, quello sull’odierna via Labicana era probabilmente riservato alle autorità, poiché era in corrispondenza di una tribuna d’onore decorata. Con l’interruzione degli spettacoli di combattimento nell'Anfiteatro Flavio, il Ludus Magnus, collegato alla grande arena da una galleria sotterranea, cessò la sua funzione originaria.

INSULA ARA COELI
Ai piedi del Campidoglio, di fianco alla splendida Basilica di Santa Maria in Aracoeli, conosciamo un antico condominio romano. Innalzato nel II secolo d.C., l’edificio si sviluppava su almeno cinque piani e poteva ospitare circa trecento persone. I diversi piani erano adibiti a varie funzioni: il piano terra era destinato alle tabernae, il primo piano era occupato dall’abitazione del gestore delle tabernae, gli altri livelli, collegati tra loro da una scala interna, erano dedicati alle abitazioni. A differenza della Domus, che era una casa di proprietà, l’insula era riservata ad affittuari. Oggi sono visibili soltanto quattro piani dei cinque piani, il campanile romanico e un arcosolio decorato con un affresco trecentesco.

PORTA ASINARIA
Tra le storie più affascinanti dei monumenti della Sovrintendenza Capitolina, vi raccontiamo quella dell’antica Porta Asinaria. Situata vicino a Porta San Giovanni, la piccola porta, affiancata da due torri quadrangolari, permetteva il passaggio a via Asinaria, una strada secondaria che conduceva a via Tuscolana. A partire dal IV secolo d.C., la porta divenne sempre più importante probabilmente per la sua vicinanza alla sede episcopale del Laterano, al punto che, agli inizi del V secolo, fu monumentalizzata dall’imperatore Onorio, con l’aggiunta di due torri semicircolari e l’allargamento dell'arco di ingresso rivestito in travertino. La porta si trasformò in una vera e propria imponente struttura difensiva, raddoppiata in altezza, grazie alla costruzione di una controporta e di un cortile di guardia. Ancora oggi, possiamo ammirare uno dei punti di accesso e di guardia alla città, da cui entrarono, nel corso dei secoli, Belisario, Totila ed Enrico IV.

FONTANA DELL’ACQUA PAOLA
Torniamo indietro nel tempo, tra il 1610 e il 1614, dopo il ripristino dell’Acquedotto Traiano, alla realizzazione della Fontana dell’Acqua Paola, opera degli architetti Giovanni Fontana e Flaminio Ponzio, su commissione di papa Paolo V Borghese.
Alla fine del Seicento, Carlo Fontana modificò l’opera nella sua forma attuale, sostituendo le originarie cinque vasche di raccolta con un imponente bacino marmoreo.
La fontana è costituita da cinque grandi arcate, fiancheggiate da colonne in granito rosso e grigio, appartenenti alla basilica costantiniana di San Pietro, ed è decorata da marmi provenienti dal Foro Romano e dal Tempio di Minerva. Aquile e draghi, simboli dei Borghese, si ripetono nella Fontana e nello stemma di famiglia scolpito in alto, sorretto da due angeli, opera di Ippolito Buzio.
Detta anche “Fontanone del Gianicolo”, dal suo ampio piazzale si ammira uno splendido panorama di Roma.

TESTACCIO
Se volete respirare l’essenza della vera Roma, è d’obbligo fare una tappa in uno dei Rioni più caratteristici della città: Testaccio. Cuore pulsante del quartiere è la vivace piazza Testaccio, al cui centro sorge l’originale Fontana delle Anfore. Queste ultime sono il  simbolo del Rione, che si ritrova nel curioso Monte Testaccio, dove milioni di frammenti di anfore olearie di epoca romana hanno dato vita a una collina artificiale, detta anche “Monte dei Cocci”. Un quartiere eclettico dalle mille sfaccettature: le architetture industriali e l’arte contemporanea del Mattatoio, le atmosfere romantiche del Cimitero Acattolico, dove sono sepolti poeti, scrittori e artisti, come Shelley e Keats, i tanti ristoranti che propongono i piatti tipici della cucina tradizionale romana regalano un’esperienza da “veri romani”.

Progetto della 3C ITT C. Colombo (con la collaborazione della Redazione Turismoroma)

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Casa dei Cavalieri di RodiCasa dei Cavalieri di RodiLudus MagnusLudus MagnusInsula dell'Ara CoeliInsula dell'Ara CoeliPorta AsinariaFontanone del GianicoloFontana delle Anfore - TestaccioThe jumping wolf - Roa - Testaccio