La storia d’Italia e la storia delle ferrovie sono intrecciate strettamente. I binari, i treni e le stazioni hanno contribuito a forgiare una nuova identità collettiva, riflessa nelle opere di artisti e scrittori, come simbolo di progresso e di modernità, ma talvolta anche delle loro contraddizioni.Con questo spirito il VIVE - Vittoriano e Palazzo Venezia valorizza questa importante eredità con la mostra Le ferrovie d’Italia (1861-2025). Dall’unità nazionale alle sfide del futuro.L’esposizione è organizzata insieme alle Ferrovie dello Stato Italiane, che nel 2025 celebrano centoventi anni di attività. Create nel 1905 in epoca giolittiana, le Ferrovie dello Stato da allora accompagnano ogni fase della storia nazionale: dalle guerre mondiali alla ricostruzione, dal boom economico alla globalizzazione, fino alle sfide odierne della tecnologia e della sostenibilità.
Nella mostra il fenomeno ferroviario è affrontato su piani molteplici, concatenati e interconnessi.L’apparato grafico e i documenti, le immagini e le opere d’arte stabiliscono un dialogo fitto e serrato, restituendo al viaggio in treno una dimensione completa.
Il racconto si costruisce attraverso una pluralità di materiali e linguaggi che, senza gerarchie, concorrono a restituire la complessità del tema.I testi di apparato, di rigoroso impianto scientifico, trovano un corrispettivo visivo nelle video installazioni appositamente realizzate che assemblano materiali documentari, fotografie e filmati d’epoca.Dipinti, da Salvatore Fergola a Marco Verrelli, passando per De Nittis, Boccioni e de Chirico; sculture, da Boggio a Mattiacci; fotografie dei grandi autori italiani, quali Battaglia, Berengo Gardin, Abate, Basilico, Scianna e Jodice fino alla più giovane Anna Di Prospero; sequenze cinematografiche, da Visconti a Fellini, caroselli pubblicitari di Pascali, video di performance di John Cage e di Sissi, collage di Paolini, installazioni di Kounellis e Lelario, brani di letteratura e poesia, da Carducci a Starnone, intrecciano punti di vista, epoche e sensibilità differenti.Così momenti in cui prevale la dimensione documentaria si alternano ad altri dove emerge la riflessione poetica e simbolica, offrendo una narrazione polifonica capace di fondere rigore e suggestione.
Informations
Vittoriano, Sala ZanardelliPalazzo Venezia, Giardino grande
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