tellKujira - La lucha es un poema colectivo

tellKujira

"Avant-garde quartet, stylistically stateless, at times hypnotic”

Ambra Chiara Michelangeli   viola/fx

Francesco Diodati   guitar/fx

Francesco Guerri   cello

Stefano Calderano   guitar/fx

  La musica di tellKujira si muove tra  elettronica, art rock, contemporanea e free jazz.  Un percorso musicale fluido, aperto alla contaminazione, che si spinge verso paesaggi sonori astratti, ambient e timbri industriali.  Una combinazione eterogenea che non ha paura di smantellare qualsiasi tipo di linguaggio, facendolo proprio. Negli anni la sua musica si è evoluta rapidamente. Durante le sessioni di studio, le parole d’ordine sono state decostruzione e frammentazione, mentre le esibizioni dal vivo si sono gradualmente trasformate in momenti di immersione totale, diventando sempre più un luogo di ricomposizione deliberata.   "La lucha es un poema colectivo"  SuperPang records 2025 La musica di “La lucha es un poema colectivo” è stata pensata e composta durante una lunga residenza Artistica all’IRCAM di Parigi nel novembre 2023 ed esce come disco per SuperPang Records, continuando la proficua collaborazione iniziata con il primo omonimo album  tellKujira nel 2023. Un titolo che nasce da un'esperienza vissuta in prima persona: durante la residenza a Parigi, il quartetto si è trovato nel mezzo delle proteste dei lavoratori del Centre George Pompidou, che lottavano per il rispetto dei propri diritti. Un'esperienza di straniamento profondo che ha ispirato non solo il titolo, ma anche l’intento del disco stesso. Il titolo è una frase carica di significato: fu pronunciata per la prima volta dall’artista e attivista femminista salvadoregna Mar Maremoto l’8 marzo 2004, e giunge a tellKujira attraverso il lavoro dell’artista argentino Prensa La Libertad. «Parole che ci fanno vibrare, ci commuovono e aprono squarci nella nostra storia come gruppo. Immaginiamo questa musica come parte di un legame invisibile che unisce persone che, leggendo quelle parole su un muro, rallentano il passo e sanno di essere ancora vive».