Liberazione/LiberazioniL’ottantesimo anniversario della Liberazione (1945–2025) cade in un momento particolarmente delicato della storia italiana, europea e internazionale. Il contesto odierno, segnato dall’avanzata di partiti sovranisti e dal successo di movimenti che non rinnegano apertamente il fascismo o addirittura il nazismo, carica questa ricorrenza di una nuova urgenza e attualità, ben diversa da quella che ha accompagnato le celebrazioni dei decenni passati. Le minacce alla democrazia rendono necessario un rinnovato sguardo critico sulla memoria storica e sul modo in cui essa viene custodita, trasmessa o, in alcuni casi, manipolata. È da questo contesto che prende le mosse la nona edizione de Il Progetto e le forme di un cinema politico, ideata e promossa dalla Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico ETS insieme alla Fondazione Gramsci, in collaborazione con il CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa, il CSC – Cineteca Nazionale, la Fondazione Home Movies, l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia e I Cammelli. Il cuore dell’iniziativa, dal titolo Liberazione/Liberazioni, è una rassegna cinematografica accompagnata da una riflessione critica che, partendo dal momento storico della Liberazione e dal cinema del dopoguerra – vera e propria stagione fondativa del cinema italiano – si estende a quel cinema politico nato dopo il 25 aprile 1945, letto attraverso chiavi di lettura che arrivano fino alla contemporaneità. Una selezione di opere particolarmente significative permette di attraversare decenni di storia e di interrogare il rapporto tra memoria, rappresentazione e impegno politico. L’iniziativa si apre il 4 novembre, presso la sala della Libreria Spazio Sette, con una giornata di studio dedicata al ruolo che il cinema – anche nelle sue espressioni più recenti – ha avuto nel confrontarsi con i temi dell’autoritarismo, della società di massa e dei media.La rassegna cinematografica parte invece mercoledì 5 novembre al Teatro Palladium con la presentazione della professoressa Stefania Parigi di tre film emblematici: Roma, città libera di Marcello Pagliero (1946), Corbari di Valentino Orsini (1970) e Caccia tragica di Giuseppe De Santis (1974). Si tratta di opere che affrontano, da angolature diverse, le tensioni e le speranze del dopoguerra, contribuendo a fondare un linguaggio cinematografico e civile che ha fatto scuola.Giovedì 6 novembre, sempre al Palladium, è in programma la proiezione di Austerlitz (2016) di Sergei Loznitsa, film che propone una riflessione spietata e attuale sull’idea di “luogo della memoria”, con una presentazione affidata alla professoressa Ivelise Perniola. Nel corso della stessa giornata verranno proiettati anche Nome di battaglia donna di Daniele Segre (2016) e A Fidai Film di Kamal Aljafari, che sarà presente in sala per dialogare con il professor Wassim Dahmash. Le opere selezionate per questa giornata affrontano da prospettive originali e spesso dolorose i temi dell'identità, della resistenza, della trasmissione della memoria e del trauma collettivo.
Il programma potrebbe subire variazioni
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