Di Andrea Lucchetta e Anna Bisciari
Con Anna Bisciari
Regia Andrea Lucchetta
Una donna sale sul palco. Una scrivania, un monitor acceso, una tazza. Può sembrare di trovarsi ad una conferenza o di fronte a un’edizione straordinaria del telegiornale. L’argomento che introduce è tanto assurdo quanto reale: la dick pic. Inizialmente l’atmosfera è leggera. Riferimenti a conversazioni autentiche o verosimili: Ciao bella, Sei una stella, Tuo padre è un ladro, Ti posso sposare?, e l’inevitabile immagine esplicita. Da qui la narrazione scivola in un territorio senza regole, che riguarda il selvaggio mondo del web, dove non ci sono sempre le giuste punizioni e dove anche le nuove generazioni faticano a tutelarsi. Dove la curiosità può spingere a trovarsi in situazioni pericolose e dove l’incorporeità stimola l’audacia. La conferenza si trasforma. Le parole si mutano in denuncia. Le dick pic diventano simbolo: di possesso, di invasione, di potere, di abuso. Lo spettacolo si addentra nei territori più cupi della cultura patriarcale e digitale: l’erotofilia narcisistica travestita da spontaneità, il sessismo interiorizzato, la violenza normalizzata in rete. Una riflessione sul risvolto psicologico che hanno certi comportamenti e sul perché si accetta di più che avvengano quando sono in formato virtuale.
Il programma potrebbe subire variazioni
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