Di August Strindberg
Adattamento e regia Leonardo Lidi
con Giuliana Vigogna, Christian La Rosa, Ilaria Falini
scene e luci Nicolas Bovey
costumi Aurora Damanti
suono G.U.P. Alcaro
Ricerca sui confini autoimposti dalla mia generazione, consapevole che il concetto di lockdown ora interroga lo spettatore quotidianamente sui limiti fisici e mentali della nostra esistenza. Tre orfani vivono uno spazio dove è impossibile non curvarsi al tempo, dove la vita è più faticosa del lavoro, in una casa ostile da dove tutti noi vogliamo fuggire. Nell’arco di una notte si capisce come gestire questa attesa, prima della fine, cercando di ballare, cantare e perdersi nell’oblio per non sentire il rumore del silenzio; se nella macabra attesa del Finale di Partita o nell’aspettare Godot sono i morti e i vagabondi a dover gestire il nulla, in Strindberg sono i figli a dover subire l’impossibilità del futuro. Nello spavento del domani l’unica stupida soluzione è quella del gioco al massacro, il cannibalismo intellettuale.
Produzione Teatro Stabile dell’Umbria in collaborazione con Spoleto Festival dei Due Mondi
Il programma potrebbe subire variazioni
Informations
Dal 11 al 16 ottobre 2022
Dal martedi al venerdì ore 21.00
Sabato ore 19.00
Domenica ore 17.00
