KALI YUGA, LE OPERE VISIONARIE DI MARCO MURRI – Testo critico di Gianluca Carchia
Murri lavora derivando le sue opere dalla realtà quotidiana ed applicando dei propri filtri, orientati per elaborare interpretazioni dualistiche. Crisi economiche globali, pandemie, guerre, discrasie sociali, decadenza: le questioni del nostro tempo appaiono rovinose soprattutto se potenziate dalla comunicazione, sia essa attuale o meno. Il principio dualistico che emerge forte dai dipinti di Murri consiste nella difficoltà di distinguere tra cosa è vero e cosa non lo è. Nella comunicazione come nella politica, nei sentimenti come nel rapporto con il proprio es.
Le opere a carattere figurativo si ergono quasi a icone morali. Gli immaginari dell’infanzia, come i protagonisti Disney, personaggi indimenticabili delle animazioni novecentesche, vengono decostruiti e ricreati: Topolino pronto per una gara di body building indossa dei tacchi a spillo rosso fiammante. Nell’epoca dell’apparire, dell’esserci a tutti i costi ovunque, tutto subisce una forza centrifuga.
Le astrazioni proiettate su tela scavano nella memoria ed evocano una suggestione agreste, tipicamente solare, che si pone in posizione duale rispetto alle figurazioni: i cerchi, i fiori, i profumi come principio di contemplazione e di assoluto
Informaciones
Dal 13 al 19 maggio 2022
10.00-13.00 e 15.00-19.00
Per eventuali variazioni consultare il sito ufficiale
