Spettacolo di teatro civile scritto e interpretato da Valentina PetriniUn corpo è sempre rivoluzionario perché rappresenta l’incodificabile. Se poi il corpo vive una “vita indegna di essere vissuta” è anche manifestamente rivoluzionario. Un povero, un infelice sono sempre, di per sé, eroici: sia che si rassegnino sia che si ribellino. È da questa risposta di Pier Paolo Pasolini in un’intervista a Tommaso Anzoino del 1970, che inizia lo spettacolo di teatro civile.I “corpi” che Petrini porta sul palco sono quelli dei disobbedienti saliti a bordo delle navi della Flotilla, i corpi dei palestinesi, come Sami Abuomar, che resistono. Corpi politici, poetici, in continuità con i corpi che storicamente hanno scelto e praticato la disobbedienza civile nonviolenta.
Spettacolo di Valentina PetriniScritto con Micaela FarroccoCon la consulenza di Giuseppe GarreraMusica e pianoforte Pasquale FilastòVoce MARWA MOHAMMED KHALIL AHMEDAudio e video Peppe Vitale “Background Noise”
Il programma potrebbe subire variazioni
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La Nuvola-Auditorium
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