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Trieste - Salario

Pagina di snodo Tassonomia
Mausoleo di Santa Costanza
Via Nomentana, 349

La Basilica di Sant' Agnese fuori le Mura fu edificata nel 324, per volere di Costanza, figlia dell'imperatore Costantino, sopra le rovine di un cimitero e delle catacombe che accoglievano i resti

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Foto catacombepriscilla.com
Via Salaria, 430

40mila sepolture in 13 chilometri di gallerie labirintiche, tra semplici loculi comuni e cubicoli affrescati, con un numero insolitamente alto di papi e ma

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Il quartiere Coppedè
Piazza Mincio

Nel cuore di Roma, a due passi dal centro storico si trova uno dei quartieri più caratteristici della città.

MACRO Museo d’Arte Contemporanea Roma
Via Nizza, 138

Tra i migliori esempi cittadini di integrazione tra archeologia industriale e architettura contemporanea, il MACRO occupa parte di un complesso progettato a inizio Novecento da Gus

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Musei di Villa Torlonia
Via Nomentana, 70

Posta lungo la via Nomentana, Villa Torlonia conserva ancora un particolare fascino dovuto all’originalità del gia

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Porta Pia e il Museo Storico dei Bersaglieri
Piazzale di Porta Pia

“Nomentana dicevasi anticamente quella porta, dipoi si disse di S.

Piazza Elio Callistio

Il monumento è situato nell’omonima piazza, lungo la via Nomentana, poco oltre la chiesa di Santa Agnese.

Villa Ada
Via Salaria, 267

Più grande di Villa Borghese e inferiore per estensione solo al Parco regionale dell'Appia antica

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Villa Torlonia
Via Nomentana, 70

Originariamente di proprietà della famiglia Pamphilj, Villa Torlonia era una delle numerose tenute agricole, rigogliose di frutteti, vitigni e canneti, lungo la vi

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Tra via Salaria e via Nomentana si estende l’elegante quartiere Trieste, zona residenziale nata nel 1926 con il nome di Quartiere Savoia, in omaggio all’allora casa regnante. Dal 1946, il quartiere assume l’attuale nome, dal corso che ne costituisce la strada centrale.

Confinante con l’adiacente quartiere Parioli, è la splendida Villa Ada, un magnifico esempio di giardino all’inglese, ricco di laghetti, edifici neoclassici ed eclettici. Un tempo residenza privata di Vittorio Emanuele III e della Casa Savoia, per cui  fu realizzato un bunker antiaereo durante la Seconda Guerra Mondiale, la villa oggi ospita l’Ambasciata d’Egitto. Di fronte all’ingresso di Villa Ada, si trovano alcune catacombe, tra cui quelle di Priscilla. Tra le più vaste e antiche di Roma, risalgono alla fine del II secolo, e prendono il nome dalla proprietaria del terreno, la matrona romana Priscilla il cui figlio avrebbe ospitato S. Pietro.

L’area ospita il cosiddetto Quartiere Africano, così chiamato in riferimento alle vie intitolate alle ex-colonie italiane in Africa. Qui, è possibile ammirare il Sepolcro di Elio Callistio, della metà del II secolo d.C. In seguito al crollo della facciata, fu chiamato  la "Sedia del diavolo" e, in epoca medievale, iniziò a essere legato a una serie di terrificanti leggende: si credeva, infatti, che fosse un luogo demoniaco, nonché il trono di Satana.

A breve distanza sorge il Complesso Monumentale di Sant’Agnese fuori le Mura, che riunisce un insieme di edifici: la basilica costantiniana, edificata tra il 337 e il 351 d.C. per volere di Costanza, figlia dell'imperatore Costantino, di cui rimangono alcuni ruderi; Il suggestivo Mausoleo di Santa Costanza, eretto agli inizi del IV secolo, uno dei monumenti più importanti dell’architettura tardo-antica, molto amato dalle coppie che si uniscono in matrimonio con rito religioso; la basilica realizzata da papa Onorio I (625-638), uno degli esempi più integri ed insigni di antica basilica cristiana e le catacombe di Sant’Agnese, martirizzata nel III secolo.

All’angolo tra via Tagliamento e via Dora, un imponente arco, riccamente decorato, congiunge i due palazzi degli ambasciatori: è l’ingresso del quartiere Coppedè. un complesso di 26 palazzine e 17 villini dalle fattezze inaspettate e bizzarre. Il “pastiche” di linguaggi architettonici fu progettato e realizzato, tra il 1915 e il 1927, dall’eclettico architetto Gino Coppedè. Si articola intorno a piazza Mincio, circondata da edifici “fiabeschi” – come la Palazzina del Ragno e il Villino delle Fate - e al cui centro sorge l’incantevole Fontana delle Rane. L’atmosfera onirica di questo luogo ha ammaliato numerosi registi: Dario Argento lo ha utilizzato come location di “Inferno” e “L’uccello dalle piume di cristallo”, Francesco Barilli per “Il profumo della signora in nero”, Nando Cicero per “Ultimo tango a Zagarolo” e  Nanni Loy in “Audace colpo dei soliti ignoti”.

Dall’altro lato di via Nomentana si trova Villa Torlonia, originariamente una delle numerose tenute agricole della zona, trasformata a fine Settecento in sontuosa residenza. Dimora dei Mussolini dal 1925 al 1943, oggi la villa è un magnifico parco pubblico che accoglie tre importanti sedi museali: il Museo della Casina delle Civette, dedicato alla vetrata artistica, il Museo del Casino Nobile, che ospita il Museo della Villa e la collezione della Scuola Romana, il Casino dei Principi, sede dell’archivio della Scuola Romana e spazio per mostre temporanee. A pochi passi sorge Villa Blanc, realizzata dall’architetto Giacomo Boni nel 1897 per volere del barone Alberto Blanc. Pregevole sempio di arte "eclettica", è attualmente sede della prestigiosa Luiss Business School.

Nato nei primi anni del secolo scorso, il quartiere Salario prende il nome dall’omonima via consolare, così chiamata dagli antichi romani per il trasporto del sale. Il quartiere fu ridotto nel 1926 con la creazione dell’attuale quartiere Trieste ed è oggi una vivace e signorile area residenziale.

Uno dei gioielli della zona è la meravigliosa Villa Albani, capolavoro settecentesco realizzato per il Cardinale Alessandro Albani, per ospitare la prestigiosa collezione di antichità curata da Winckelmann. Il sontuoso edificio affrescato, il giardino all’italiana con padiglioni e fontane, chiuso dall'emiciclo del Coffee-house, testimonia una delle più alte espressioni del particolare gusto antiquario quando Roma era divenuta meta privilegiata del Grand Tour. Al suo interno ospita preziose sculture antiche e opere d’arte di artisti, tra cui Niccolò da Foligno, Perugino, Gherardo delle Notti, van Dyck, Tintoretto, Ribera, Guercino, Giulio Romano, Borgognone, Luca Giordano, David, Vanvitelli.

Dallo stile tardo barocco e neoclassico di Villa Albani, passiamo a uno straordinario esempio di integrazione tra archeologia industriale  e architettura contemporanea: il Macro, Museo di Arte Contemporanea di Roma, che occupa parte del complesso di inizio Novecento dell’ex birrificio Peroni. Programmato come "Museo per l'Immaginazione Preventiva", lo spazio è oggi elaborato come una rivista tridimensionale sviluppata in rubriche che accolgono contenuti eterogenei.

A breve distanza sorgono il Monumento al Bersagliere e Porta Pia, accesso ideale al quartiere e uno dei più importanti monumenti del Risorgimento italiano. Questo storico luogo fu teatro della battaglia che segnò l’annessione di Roma al Regno d’Italia: qui, il 20 settembre 1870, fu aperta la celebre “Breccia”.

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