Inaugurato nel 1923 come Museo Coloniale presso il Palazzo della Consulta con il compito istituzionale di "far conoscere la produzione annuale delle nostre colonie e della Tripolitania, della Cirenaica, dell'Eritrea e della Somalia", divenne il destinatario delle collezioni e degli oggetti provenienti dal continente africano. Nel 1935 fu allestito nell'attuale sede di Via Aldrovandi. Riaperto nel 1947 dopo un lungo periodo di chiusura, a seguito della soppressione del Ministero dell'Africa italiana, il museo fu affidato in amministrazione e deposito all'Istituto Italiano per l'Africa (divenuto poi Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente).
Facevano parte del Museo una biblioteca, annessa a quella dell'Istituto, una sezione fotografica, una raccolta di dipinti etiopici, una raccolta di sculture in legno, una raccolta di dipinti, disegni, incisioni e sculture di artisti italiani operanti nell'ex colonia. Di quest'ultima raccolta la Soprintendenza Speciale dell'Arte Contemporanea ha effettuato un primo intervento di riproduzione fotografica e di catalogazione comprendente circa 350 dipinti, 400 incisioni, acquerelli e stampe, 50 sculture.
Le collezioni sono ripartite per sezioni: paleontologica, preistorica, archeologica, etnografica, artistica, d'arte applicata. Sono esposti gioielli, monete, oggetti d'artigianato, reperti di scavo e strumenti musicali, opere di arte figurativa.
Informazioni
Il Museo è stato chiuso nel 2011. Le sue collezioni sono ora in custodia al Museo delle Civiltà
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