Dov'è e come raggiungerla: Nel Lazio, Comuni di Corchiano e Gallese(VT). Autostrada A1 Roma-Firenze, uscita Magliano Sabina direzione Civitacastellana, oppure via Cassia direzione Fabrica di Roma. In treno: Ferrovie Roma Nord (p.le Flaminio) stazione di Corchiano.
Strutture e Gestione: Percorso Natura, centro accoglienza con servizi igienici, due aree picnic ed aula didattica all’aperto. La Gestione è affidata al WWF Italia, sezione regionale Lazio, in convenzione con la proprietà.
Ambiente: L’area si sviluppa sui terrazzi orografici di destra del Tevere ed è caratterizzata dalla presenza di pianori di origine vulcanica profondamente incisi da corsi d’acqua che determinano l’esistenza di profondi canyon tipici del “paesaggio etrusco”. Sui pianori la gestione oculata dell’antico paesaggio agrario, ricco di esemplari arborei monumentali e siepi, si associa alle intricate cenosi forestali e della macchia che colonizzano gli ambienti di forra, le spallette e le aree marginali ai coltivi. Le formazioni vulcaniche sono il risultato dell’intensa attività dell’antico complesso vicano, area dell’attuale bacino lacustre di Vico, mentre limitati sono i prodotti di ricaduta del più lontano complesso vulcanico sabatino.Presenza di interessanti preesistenze archeologiche, l’area è nota per i rinvenimenti preistorici del Paleolitico superiore finale delle Cavernette Falische, mentre all’interno dell’Oasi si possono osservare i monumentali resti dell’acquedotto falisco detto “Ponte del Ponte”, le necropoli orientalizzanti e arcaiche con l’importante tomba a camera del “Capo” e tracciati viari basolati di età romana. L'Estensione è di 614 ettari, compreso il Monumento Naturale.
Flora e fauna: La varietà di ambienti, coltivi e vaste estensioni forestali e macchie impenetrabili, permette la sopravvivenza di una nutrità comunità animale; il raro gatto selvatico frequenta gli ambienti dove istrici, tassi, cinghiali, volpi, ghiri, donnole si spostano in cerca di cibo. Lepre e starna italica, quest’ultima reintrodotta in seguito ad un progetto specifico, frequentano gli ambienti limite tra coltivi e bosco. Colombacci, beccacce, pavoncelle sono comuni, mentre poiane, gheppi, lanari e gufi comuni nidificano nei recessi delle forre boscose
Informazioni
L'Oasi è aperta tutto l'anno.
Non è consentito l'accesso in autonomia.
Visite guidate su prenotazione obbligatoria.
Scolaresche e gruppi (min 15 persone) tutti i giorni su prenotazione.
Per fotografi e birdwatcher, è possibile prevedere accessi in orari particolari, concordando con la direzione, con modalità economiche e comportamentali specifiche per info piansantangelo@wwf.it
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.