
Il complesso archeologico noto come Mitreo di San Clemente si trova al di sotto dell’omonima Basilica situata nella valle che separa il Celio dall’Esquilino.
Le strutture individuate appartengono a due diversi edifici: il primo è costituito da una grande domus di almeno due piani costruita tra la fine del I e l’inizio del II secolo d.C. In seguito, tra la fine del II e l’inizio del III secolo, l’ambiente centrale di questa casa fu trasformato in mitreo: furono chiuse le porte che vi si affacciavano e venne costruita una volta a botte col soffitto decorato da stelle, che alludeva alla simbologia del mitraismo.
Nell’aula centrale del santuario, alle pareti laterali sono presenti due lunghi banconi dove sedevano i fedeli. In fondo, in una nicchia, venne posto l’altare con la raffigurazione della Tauroctonia, ossia del il dio Mitra che sacrifica il toro e ai lati i due portatori di fiaccola, Cautes e Cautopates. Questo luogo di culto fu abbandonato alla fine del IV secolo e tutto il complesso venne interrato.
A est del mitreo, ad un livello più basso, si trova invece il secondo edificio. Il complesso probabilmente fungeva da magazzino o, in base ad alcune iscrizioni rinvenute nella zona, da Zecca per la fabbricazione delle monete imperiali. Verso la metà del III secolo il primo piano dell’edificio fu demolito e sostituito con una nuova costruzione da identificare con il Titulus di Clemente di cui parlano le fonti, sede della prima comunità cristiana della zona. Nel corso del IV secolo questo edificio fu in parte demolito per costruirvi la chiesa paleocristiana tuttora visibile al di sotto di quella attuale.
Foto: sito ufficiale Basilica di San Clemente
Basilica di Santa Maria Maggiore


Basilica di Santa Prassede


Basilica Santa Pudenziana al Viminale


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