
L’Accademia Nazionale di San Luca dedica una mostra al celebre scultore neoclassico e al suo legame con la storica istituzione romana, di cui fu accademico di merito, poi principe e infine principe perpetuo.
L’esposizione, organizzata nell’ambito delle celebrazioni per i duecento anni dalla morte di Canova, è ospitata nel seicentesco Palazzo Carpegna, sede della prestigiosa associazione dal 1934, e intende testimoniare il segno indelebile che l’artista lasciò all’interno dell’Accademia.
Il genio dello scultore brillò sin dal suo arrivo a Roma nel 1779: realizzò importanti commissioni, tra cui il gruppo in marmo Teseo vincente sul Minotauro per l’ambasciatore veneto Girolamo Zulian e i monumenti sepolcrali pontifici di Clemente XIV per la chiesa dei Santi Apostoli, e di Clemente XIII per la basilica di San Pietro. Il suo atelier in via delle Colonnette divenne un luogo di incontro di aristocratici, intellettuali e collezionisti di tutta Europa.
Dopo essere stato accolto nell’Accademia di San Luca nel 1800, Canova, ormai tra le personalità più stimate del paese, dedicò il resto della sua esistenza a riportare al massimo splendore l’istituzione, che rese omaggio al suo ultimo principe perpetuo con una cerimonia solenne nella chiesa dei Santi Apostoli il 31 gennaio 1823, pochi mesi dopo la sua morte.
Il percorso espositivo si articola in otto sezioni che tracciano gli anni dall’ingresso in Accademia alla morte dell'artista: Canova in Accademia, I concorsi Canova: pittura e scultura, Canova e Thorvaldsen, La Religione, L’Accademia al tempo di Canova, De’ Monumenti Antichi, I concorsi Canova: architettura, La Scuola del Nudo 1801-1812.
Esposte opere significative come il rilievo in gesso Socrate che difende Alcibiade alla Battaglia di Potidea (1797), offerto dall’artista come dono d’ingresso, l’Autoritratto, la testa colossale di Clemente XIII e il Ritratto di Napoleone, posti in dialogo con lavori dello scultore danese Bertel Thorvaldsen, l’immenso gesso della Religione, la Maddalena penitente, unica testimonianza pittorica di Canova in Accademia, e il modello di Arco trionfale, dedicato a Francesco II di Asburgo Lorena.
In mostra, inoltre, sculture e dipinti realizzati da amici e colleghi - Pietro Benvenuti, Vincenzo Camuccini, Filippo Albacini, Agostino Tofanelli e Andrea Pozzi - una serie di grandi dipinti di nudo, opere che rimandano al ruolo di Canova garante delle azioni di restauro sui monumenti antichi di Roma, progetti di architettura elaborati per le due edizioni del Concorso Canova del 1817 e del 1820 e disegni dei giovani studenti della Scuola del Nudo capitolina, gestita dall’Accademia.
La mostra è promossa e organizzata dall’Accademia Nazionale di San Luca sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica nel quadro delle celebrazioni per il bicentenario della morte di Antonio Canova (1757-1822). Cura e organizzazione Claudio Strinati, Serenita Papaldo, Francesco Cellini, Laura Bertolaccini, Carolina Brook, Elisa Camboni, Fabrizio Carinci, Giulia De Marchi, Fabio Porzio. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento posti.
Foto: Antonio Canova, Socrate salva Albiciade nella battaglia di Potidea, 1797, gesso, 110x140x6,50 cm, Courtesy Accademia Nazionale di San Luca
Informazioni
Dal 16 dicembre 2022 al 15 luglio 2023
Orari fino al 19 aprile 2023:
da martedì a venerdì, ore 14.00 e 16.00
sabato, ore 10.00, 11.30, 14.00 e 16.00
Domenica e lunedì chiuso
Dal 20 aprile al 15 luglio 2023:
da martedì a sabato, ore 10.00, 11.30, 13.00, 14.30, 16.00
Domenica e lunedì chiuso
Apertura straordinaria la prima domenica del mese (7 maggio, 4 giugno, 2 luglio)
con visite accompagnate alle ore 17.00 e alle 18.30
