Situata all'interno del parco dell'omonima Villa, la Galleria Borghese ospita la raccolta costituita inizialmente dal cardinale Scipione Borghese all'inizio del XVII secolo, e conserva capolavori di Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Raffaello, Tiziano, Correggio, Caravaggio e splendide sculture di Gian Lorenzo Bernini e del Canova.
Il nucleo più importante delle sculture e delle pitture risale al collezionismo del cardinale Scipione (1579-1633), figlio di Ortensia Borghese, sorella del Papa Paolo V, e di Francesco Caffarelli, ma gli eventi dei tre secoli successivi, tra perdite e acquisti, hanno lasciato notevoli tracce.
L'attenzione del cardinale Scipione era rivolta a tutte le espressioni di arte antica, rinascimentale e contemporanea, atte a rievocare una nuova età dell'oro. Non particolarmente interessato all'arte medioevale, ricercò invece, con passione, la scultura antica, e favorì la creazione di nuove sculture e soprattutto di gruppi marmorei che fossero messi a confronto con le opere antiche.
Nel 1607, il Papa aveva fatto assegnare a Scipione 107 dipinti confiscati al pittore Giuseppe Cesari, detto il Cavalier d'Arpino. Dell'anno successivo fu l'asportazione clandestina dalla cappella Baglioni nella chiesa di San Francesco a Perugia e il trasporto a Roma della Deposizione di Raffaello, assegnata al cardinale Scipione con motu proprio papale.
Al periodo compreso tra il 1621 e il 1622, risale uno dei capolavori più ammirati ed emozionanti presenti nella Galleria, il gruppo scultoreo che rappresenta il Ratto di Proserpina, opera di Gian Lorenzo Bernini.
Nel 1682, confluisce, nella già ricca collezione, parte dell'eredità di Olimpia Aldobrandini, che includeva opere della collezione del cardinale Salviati e di Lucrezia d'Este.
Il ritratto di Paolina Bonaparte Borghese, eseguito dal Canova tra il 1805 e il 1808, è presente nella Villa dal 1838. Nel 1807, Camillo Borghese vende a Napoleone 154 statue, 160 busti, 170 bassorilievi, 30 colonne e vari vasi che costituiscono il fondo Borghese del Louvre. Ma già nel terzo decennio dell'Ottocento, le gravi lacune sembrano colmate con nuovi materiali provenienti da recenti scavi archeologici, da opere recuperate dalle cantine e da varie altre dimore borghesiane. Nel 1827, Camillo Borghese acquistò a Parigi l'importante Danae del Correggio.
Villa Borghese
Museo Pietro Canonica
Museo Carlo Bilotti
Informazioni
Dal martedì alla domenica dalle 9.00 alle 19.00 (ultimo ingresso ore 17.45)
Chiuso il lunedì
Per aggiornamenti e modalità di visita consultare il > https://galleriaborghese.beniculturali.it/visita/info-biglietti
Location
Per conoscere tutti servizi sull'accessibilità visita la sezione Roma accessibile.