Banchetti Sport

Punto d'aggregazione per appassionati sportivi di tutta Italia, negli anni del boom economico e della Dolce Vita, Banchetti inventa un pantalone da sci confezionato su misura con uno speciale tessuto elasticizzato scovato in Francia. Un successo! Non c'era romano o appassionato sciatore che non lo comprasse per poi sfoggiarlo sulle piste dal Sestriere a Cortina. Il tempo passa, la classe resta. Oggi, Banchetti è trend-setter per l'abbigliamento sportivo e di design in generale, ma con quel tocco di eleganza in più.

Vittorio Banchetti, proprietario di questo negozio storico, ci racconta la sua Roma.

“Di recente ho appeso tutte le nostre foto più vecchie nelle vetrine, per dimostrare che i 100 anni sono veri. Che la nostra è una storia vera e antica di passione ed educazione tramandate di padre in figlio.

Siamo nati armieri nel 1918, finita la Prima Guerra Mondiale, con il negozio di fronte al Palazzo del Freddo, in via Principe Eugenio. Tutto inizia con mio padre e suo fratello e la loro bottega di Sali, Tabacchi e Polvere da sparo, come recitavano le vecchie licenze di vendita. Già in quel periodo vendevano 3 o 4 tipi diversi di sci. Pensi che proprio lì cominciai ad avvicinarmi al mestiere caricando le mie prime cartucce.

A scuola non andavo molto bene, quindi in terza media ho abbandonato gli studi per fare questo lavoro. E non me ne vergogno, perché eccomi qua! Sono una persona normale, tranquilla, serena ed educata. E questo grazie alla mia famiglia che mi ha insegnato tutto, che mi ha dato una cultura e mi ha trasmesso una passione che dura da oltre 100 anni, sempre nel rispetto dei nostri clienti che si servono da noi da generazioni. E questo rapporto di fiducia è molto prezioso al giorno d’oggi, in un tempo in cui tutto è molto veloce, immediato e muore presto. Noi dei Negozi Storici di Eccellenza di Roma la pensiamo tutti allo stesso modo, ecco perché la nostra avventura ancora continua.

Siamo custodi della bellezza e dell’educazione al gusto, anche questo è qualcosa che ti viene trasmesso dalla famiglia. Sono il sesto di sette figli e quando ho iniziato a lavorare, i miei fratelli maggiori mi facevano toccare i tessuti da dietro le spalle per distinguere una flanella da un cover coat – un filato a tessitura diagonale – o da un altro tipo di tessuto, perché dovevo sensibilizzare le mani a “sentire” i tessuti. Era una questione di vera e propria sensibilità “vecchia scuola” che ha contribuito alla costruzione di una passione che non può assolutamente mancare se scegli di fare un determinato lavoro. Una spinta naturale che viene dal cuore e che ti porta ad andare “oltre”. Se hai una passione vera vai all’estero, alle fiere internazionali, a cercare le novità per la tua clientela.

Come mio fratello, per esempio, che dopo la Seconda Guerra Mondiale, va in Francia dove scova quel  tessuto elasticizzato che ci ha resi famosi a Roma, ma anche in Italia e all’estero. Con quello cominciammo a confezionare un nuovo tipo di pantaloni da sci, che fino ad allora erano di panno o di velluto e molto larghi. I nostri erano più aderenti, alla moda degli anni ’50, comoda, ma con il bacino e i fianchi più fasciati e modellati. Con quelli abbiamo fatto la storia!

Una storia, la nostra, sempre alla ricerca dell’innovazione. Sempre negli anni ’50, siamo stati i primi a Roma a vendere le giacche imbottite di piume di un famoso marchio internazionale. Anche in questo, a stare sempre dietro al nuovo e all’inedito, ci vuole occhio, lungimiranza e una mente da commerciante che viene dalla famiglia, dalla cultura, dal buongusto. Tutto ciò ti porta ad anticipare le tendenze e ad arrivare prima degli altri. Infatti, siamo sempre stati i primi a cercare i marchi nuovi, non tanto per il marchio in sé, quanto per la bellezza del capo. Andavamo a sciare a Madonna di Campiglio e al Sestriere per vedere cosa indossavano gli sciatori che venivano da Torino o da Milano, che all’epoca erano città più ricche di Roma.

Quando nel 1961 abbiamo aperto il negozio nella sede attuale, la domenica venivo in negozio per alzare le serrande e far vedere le vetrine alla gente che faceva la passeggiata della domenica. Da dentro il negozio vedevo i nostri concorrenti che si appuntavano i nomi dei marchi che vendevamo, perfino sui pacchetti di sigarette. E questo fino a pochi anni fa.

Lo sa che colleziono sci antichi? Un altro interesse nato tra le mura del nostro negozio. Veniva un cliente con i suoi sci da sistemare, magari lo convincevo a comprarne un paio nuovo e mi lasciava quelli vecchi che ho tenuto e non ho buttato, come hanno fatto tanti. Adesso ho una collezione di 28 paia di sci antichi che vanno da prima degli anni ‘20. E anche una collezione di scarponi. Oggi vengono i turisti a fare le foto, come se fosse un museo.

Queste mura sono colme di passione. Qui, ogni azione è dettata dalla passione!

La stessa che sono riuscito a trasmettere alle mie figlie a cui ho insegnato come si compra, sia per quantità che per gusto, perché bisogna anticipare i tempi e lo si fa anche guardando la gente che cammina per strada, qui in centro. Mia figlia è stata la prima a vendere, già 10 anni fa, i capi di abbigliamento di una marca allora sconosciuta, ma oggi notissima.

Ha visto? Buon sangue non mente!”