







Dedicato agli artisti italiani e stranieri che intrattengono un rapporto speciale con Roma, o che sono temporaneamente ospiti della città, il ciclo di mostre Conversation Piece prosegue con un nuovo appuntamento. Il sottotitolo scelto per questo settimo capitolo fa riferimento al luogo immaginario raccontato nel poema allegorico e moraleggiante “La nave dei folli” di Sebastian Brant, stampato nel 1494 e accompagnato dalle illustrazioni di Albrecht Dürer, che narra il viaggio fantastico di una nave stipata di folli. Narragonia è il paradiso dei folli, dove la nave fa una delle sue tappe prima del tragico naufragio finale.
La follia come diversità e fonte d’ispirazione artistica è il tema sul quale si confrontano gli artisti presentati in mostra: il duo belga Jos de Gruyter & Harald Thys, Benedikt Hipp (vincitore del Premio Roma presso l’Accademia Tedesca Roma Villa Massimo) e Apolonia Sokol (borsista presso Villa Medici - Accademia di Francia a Roma). Ad aprire la mostra è l’installazione di Jos de Gruyter e Harald Thys: una raccolta bizzarra composta da 23 piccoli busti che raffigurano personaggi del passato e del presente, famosi o famigerati, senza gerarchie o giudizi. Simili a caricature, spaventosi e innocui allo stesso tempo, ricordano i busti imperiali romani ma rimandando anche all’atmosfera sinistra di un laboratorio scientifico deviato.
L’imbarcazione popolata di figure nella grande tela di Apolonia Sokol si ricollega invece direttamente allo spunto iconografico della mostra. I soggetti ritratti sono però persone della contemporaneità, una popolazione di amiche, conoscenti e persone amate dall’artista che mette in discussione orientamenti e generi sessuali. Una forte carica espressiva connota infine l’ambiente realizzato da Benedikt Hipp, con dipinti e sculture inedite che producono uno spazio perturbante e magico che trascende i limiti della razionalità. Grazie al prestito eccezionale concesso dalla Biblioteca Oliveriana di Pesaro, viene esposta in mostra anche una rara copia del libro di Sebastian Brant, nell’edizione di Basilea del 1572.
Informazioni
Dal lunedì al venerdì, dalle 11.00 alle 18.00
Ingresso libero
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